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Ovunque naufragio.

Ho sempre saputo chiedere aiuto solo nei momenti in cui stavo affogando, nei momenti di urgenza, quando ormai aspettare i tempi canonici e burocratici era così insopportabile che sfondavo le porte di chi a mio avviso, nonostante me ne fossi andata di punto in bianco, adesso mi doveva aiutare, non si sa perché. So che quando esiste una base fragile il sostegno deve essere continuo, proprio perché nei momenti di alta marea si possa avere una base su cui contare, ma io boh, non ci riesco. Se tutto va bene penso che non ho bisogno di niente, e se tutto va male mi ricovererei. Non riesco a percepire ciò che è emotivamente distante da me, non da me in assoluto, ma da me in quel momento. Vivo come se fossi in ogni attimo soltanto un frammento di un intero che non riesco a percepire nel suo insieme.

“Non credi che ti sarebbe servito imparare l’apnea?”

Ovunque naufragio

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2 risposte a "Ovunque naufragio."

  1. dario ha detto:

    Se vuoi prendere un po’ d’aria, puoi chiamarmi. Mi raccomando di non insistere perché ho il tempo contato. Vedró che si può fare con quello di cui dispongo.
    D

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